Guarda questo!
A proposito di immaginazione ed
empatia.
‘Immaginare è fare, è una specie di esplorazione personale,
qualcosa che tutti facciamo per gran parte del nostro tempo.’ (I. Murdoch)
‘L’immaginazione
appare innanzitutto una pratica, che deve essere adeguatamente esercitata, e si
propone come la capacità della mente in grado di tessere la trama del
complicato rapporto tra etica e vita, tra cultura e vita morale. Essa diventa
la porta attraverso la quale l’etica si apre alla ricchezza dell’esperienza
vissuta, alla varietà dei contesti esistenziali, emotivi, storici in cui
prendono forma i giudizi e le valutazioni morali, ai linguaggi letterari e
poetici che hanno dato espressione a visioni della vita, della morte,
dell’amore, del perdono. Un nuovo sguardo viene gettato sulle fonti del
pensiero morale e della normatività, ampliandone la comprensione con
l’attenzione alla vita psichica, conscia e inconscia, a forme di relazione
affettiva come la simpatia e l’empatia, a pratiche e sensibilità quotidiane che
nutrono l’adesione a regole o principi.’
(L. Boella, Il coraggio dell’etica, Raffaello
Cortina Editore, Milano 2012, p.176)
Dialogando insieme, tra senso comune, filosofia e scienza
avvicineremo, forse, questioni di neuroetica.
Modera Cristina Alabastro con la partecipazione di Ginevra e Bruno
Ortolani.
Ti aspettiamo!
Ps. Lettura consigliata: Laura Boella, Neuroetica, Raffaello Cortina Editore.
(se non riusciremo a dire di ‘neuroetica’, si potrà rimediare
con una lettura….)
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