Fare l’impossibile
Etica ‘a cielo aperto’
Come distinguere ciò che è giusto e
ciò che è sbagliato?
L’audacia
dell’immaginazione.
“La mia idea di immaginazione è
molto semplice: essere capaci di pensare ciò che è assente.” (G. C. Spivak, Risistemare i desideri, attendere l’inatteso,
intervista in aut aut, 333, 2006)
“Occorre lasciar vivere le
contraddizioni e, quando si ha qualcosa di importante da fare, bisogna
anzitutto farlo, anche se sembra che entriamo in contraddizione con noi stessi.”
(V. Jankélévitch, Quelque part dans
l’inachevé, Gallimard, Paris 1978)
“L’immaginazione porta infatti a contatto con l’alterità, a fare
esperienza di ‘ciò che è opposto’ nella forma non dello scontro, bensì
dell’essere toccati, chiamati dall’altro(…).
L’immaginazione, con la sua libertà e irrequietezza, porta il soggetto
a sperimentare una molteplicità di prospettive e quindi a partecipare, in
maniera emozionata, al destino altrui e agli avvenimenti del mondo. La
ricreazione di nuovi orizzonti di senso, che avviene mediante l’immaginazione
liberata dalla fantasticheria e dall’immaginario sociale, è un gesto radicale
che si esprime nella rotazione dello sguardo e nell’abbandono della prospettiva
dell’io. Per ‘vedere’ di più e altrimenti, come direbbe Iris Murdoch, bisogna lavorare
di immaginazione(…).” (L.
Boella, Il coraggio dell’etica,
Raffaello Cortina Editore)
Sulla via troveremo ancora il
tema dell’etica: le riflessioni di Laura Boella e di Iris Murdoch, filosofe
contemporanee, accenderanno il nostro dialogo.
Ti aspettiamo!
Modera Cristina Alabastro
Appuntamento presso il Ristorante Lino - via Roma 70 - Recco alle 19.30
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